La Lipoproteina e la apoB aiutano a preveniri Ictus ed Infarti.

Non solo colesterolo, anche la Lipoproteina e la apoB aiutano a capire se c’è rischio d’infarto e ictus.
   Pubblicato:   lunedì 5 maggio 2025
   Redatto da:  Toto
   Fonte, citazioni, bibliografia e sitografia:
www.dibonito.it
www.santagostino.it
it.wikipedia.org/wiki/Lipoproteina
Da molti anni ormai per definire il rischio cardiologico non viene più preso in considerazione il colesterolo totale, ma solo il colesterolo LDL, quindi avendo maggior attenzione ai “trasportatori” del colesterolo (ovvero le lipoproteine) piuttosto che il grasso stesso. Per questo motivo il medico presta particolare al colesterolo a bassa densità, appunto le LDL, che se elevate tendono ad aumentare il pericolo che una placca presente in un’arteria che irrora cuore o cervello si rompa e quindi si crei un infarto o un ictus.
Il controllo dei due valori di colesterolo LDL, e HDL, rimangono i parametri su cui si fonda la prevenzione alle varie patologie cardiache, ovviamente rimane importante considerare l’intera situazione clinica di ogni individuo, infatti, la presenza di altri elementi di pericolo come ipertensione, diabete, sovrappeso o fumo, oltre all’età, rimangono i cardini del controllo della salute.
Nell’ultimo periodo, Secondo una ricerca condotta dagli esperti della Chalmers University of Technology in Svezia e dall'Università di Harvard negli USA, pubblicata su European Heart Journal la combinazione di due parametri:
uno fondamentale, che si chiama apoB.
L’altro, altrettanto importante, la Lipoproteina (a) o Lp(a).

Possono fornire informazioni più accurate sul rischio individuale di malattie cardiache rispetto all'attuale esame del colesterolo.



Questo studio ha dimostrato che Il colesterolo come altri lipidi viene trasportato nel sangue da particelle specializzate chiamate lipoproteine, che si dividono in quattro classi principali. Tre di queste classi presentano sulla loro superficie una proteina speciale chiamata apolipoproteina B (apoB) se sono in eccesso le lipoproteine con apoB tendono a mantenere il colesterolo nel sangue e a formare la placca sulla parete. Al contrario le HDL hanno azione di “pulizia” per i vasi. Negli ultimi tempi l’attenzione degli studiosi si è ovviamente concentrata sul colesterolo cattivo o LDL. Questo studio però aggiunge un dato in più. "In precedenza non era chiaro se due pazienti con lo stesso livello totale di "colesterolo cattivo", ma che differivano nelle caratteristiche del loro trasportatore (tipo di lipoproteina, dimensioni, contenuto lipidico), avessero lo stesso rischio di malattie cardiache.
Pertanto, l'obiettivo di questo studio è stato determinare l'importanza di questi diversi parametri.
I ricercatori hanno analizzato campioni di sangue di oltre 200.000 persone senza storia di patologie cardiache tratti dalla UK Biobank, misurando il numero e le dimensioni delle diverse lipoproteine che trasportano il colesterolo nel sangue. Si sono concentrati specificamente sulle lipoproteine che trasportano una proteina chiamata apoB, presente in tutti i portatori del "colesterolo cattivo". Seguendo i partecipanti anche fino a di 15 anni, hanno esaminato quali modelli di tipi e dimensioni di lipoproteine fossero più fortemente correlati a infarti in futuro ed hanno convalidato i dati ottenuti in un separato studio di coorte chiamato "Simpler". Analizzando assieme tutti questi parametri si è visto che l'apoB è il miglior marcatore per i test sul rischio di malattie cardiache. Poiché l'apoB indica il numero totale di particelle di "colesterolo cattivo", la sua misurazione offre un test più accurato rispetto ai test standard per il colesterolo.



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